Paura del dentista: che fare?

L’80% dei pazienti che si recano dal dentista è in uno stato d’ansia tale da fargli vivere l’esperienza odontoiatrica in maniera assolutamente negativa.
La paura del dentista è quindi molto più diffusa di quanto si possa pensare. Vediamo insieme come possiamo eliminare o ridurre questo stato di ansia.

Un recente sondaggio ha stabilito che il 15% delle persone fra i 16 ed i 34 anni di età prova un notevole stato d’ansia quando va dal dentista. Anche il solo rumore del trapano, degli ultrasuoni o semplicemente dell’aspiratore possono generare fastidio e tensione. Alcune persone poi temono di perdere il controllo di sé e di non essere padroni della situazione.

Paura dal dentista: come intervenire quindi per eliminarla?

la risposta è una: utilizzando l’analgesia sedativa o Protossido d’Azoto.

L’utilizzo del Protossido d’Azoto è una semplice tecnica che prevede l’inalazione di una miscela di Protossido d’Azoto e Ossigeno attraverso una mascherina nasale profumata scelta dal paziente.

Il suo impiego è molto utile in campo odontoiatrico poiché sono sufficienti alcuni respiri attraverso la mascherina profumata per passare da uno stato di tensione ad una confortante sensazione di benessere.
Pur rimanendo cosciente e collaborante, l’ansia e paure si allentano, così come la sensibilità al dolore e i riflessi di deglutizione.

Molto utilizzata coi bambini, con cui non è sempre facile riuscire a collaborare, è l’ideale anche in pazienti adulti ansiosi, fobici o con uno spiccato riflesso faringeo.

Come si sceglie quanto Protossido d’Azoto somministrare?

La modalità è diversa per adulti e bambini.

Negli adulti è indispensabile trovare il “base line”, il rapporto tra Protossido d’Azoto e Ossigeno appropriato per ogni paziente.
Il “base line” viene definito in una seduta in cui si procede a somministrazioni incrementali di protossido d’azoto fino ad ottenere le sensazioni volute.

Nei bambini invece, sia la scelta della mascherina sia la somministrazione stessa del Protossido, avviene sotto forma di gioco e direttamente in miscela 50% Protossido d’Azoto – 50% Ossigeno in modo tale che velocemente (in circa 1 minuto) il piccolo raggiunga le sensazioni volute, altrimenti si rischierebbe di perdere la sua collaborazione prima della fine della titolazione della miscela.

Se ora ti stessi chiedendo se questo trattamento è una pratica pericolosa, la risposta è no!
Il protossido d’azoto è un gas che non viene metabolizzato dal nostro organismo e una volta inalato viene eliminato tramite l’espirazione.
Per questo motivo non appena s’interrompe l’inalazione della miscela e si somministra Ossigeno puro per 2 minuti vengono annullati tutti i suoi effetti.

Non ci sono controindicazioni assolute nel suo utilizzo, anzi, oltre ad essere utilizzato in caso di paura e ansia, ha anche altri effetti benefici, come la stabilizzazione della pressione arteriosa e del battito cardiaco.
In ogni caso, l’utilizzo è sconsigliato in caso di:

  • claustrofobia (non tollera la mascherina nasale)
  • assunzione di antidepressivi
  • malattia polmonare cronica ostruttiva
  • gravidanza (nel primo e nell’ultimo trimestre)
  • precedenti esperienze negative di anestesia generale
  • personalità autoritaria e non accettazione di perdita di controllo
  • impossibilità alla respirazione nasale
  • tossicodipendenza
  •  disturbi neurologici (anche l’epilessia)

Nel nostro studio pratichiamo questo tipo analgesia sedativa perché la consideriamo una pratica utile e all’avanguardia.

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