Il senso del gusto

La nostra lingua percepisce, attraverso le 9000 papille gustative presenti, 5 diversi gusti:

  • acido
  • amaro
  • dolce
  • salato
  • umami (gusto tipico della cucina giapponese, il glutammato).

Ma ti sei mai chiesto quali gusti percepiscono i nostri amici a 4 zampe?

Chi ha un gatto avrà sicuramente notato come apprezzi il salato, infatti con le sue 500 papille
gustative può distinguere salato e acido, ma risulta quasi insensibile al gusto del dolce

Il cane, invece, dotato di 1700 papille gustative, assapora una gamma più ampia di gusti: dolce e salato.
Questi animali hanno il senso del gusto legato all’olfatto, cioè mangiano “con il naso”: capiscono se il cibo potrà essere gradito dal solo odore, il senso olfattivo è maggiormente sviluppato rispetto al gusto.

In casa ci fanno sempre più spesso compagnia anche pesci e uccellini.
I primi percepiscono i gusti attraverso dei bottoni gustativi presenti non solo in bocca e nella faringe, ma anche nelle branchie; i secondi invece non hanno il senso del gusto molto sviluppato e non percepiscono il piccante, di conseguenza sono ghiotti di peperoncino, che favorisce il cambio della muta delle piume.

E noi umani, percepiamo i sapori solo con il senso del gusto?

Fai un piccolo esperimento: procurati uno spicchio di mela e uno di cipolla della stessa grandezza, chiuditi il naso con una molletta da bucato, bendati e mangia gli spicchi senza sapere quale sarà mela e quale cipolla (eventualmente fatti imboccare da qualcuno).
Sorpresa! Non sarai in grado di distinguerli solamente dal sapore.

Scommettiamo?

 

Labbra e sole: proteggi le tue labbra dal sole

A quanti di noi piace fare le lucertole d’estate per avere una tintarella perfetta?
Ci proteggiamo sempre la pelle con creme solari… ma le labbra?

Le labbra sono formate da un sottilissimo strato di pelle, il più sottile del corpo, e contengono pochissima melanina. Di fatto, anche se non cambiano colore con il sole, spesso si scottano senza che riusciamo ad accorgercene.
Il sole non solo agisce a livello delle fibre collagene delle labbra portando alla formazione di piccole rughe, ma soprattutto può esser pericoloso perché, esagerando con l’esposizione solare, si potrebbero formare piccoli tumori (melanomi).

È importante, quindi, mantenere le labbra molto idratate, bere molta acqua e usare un burro di cacao che contenga protezione per i raggi solari o cera d’api per mantenerne a lungo l’idratazione.
Umidificare le labbra con la saliva è una cosa comune e sbagliata in quanto si va a formare una sottile patina sulle labbra che, come una lente, intensifica i raggi solari.

 

Perché il peperoncino brucia in bocca?

Quante volte mangiando cibi e pietanze che contengono peperoncino ci è subito venuto bruciore in bocca! Ma sai il perché?
Il responsabile di questa reazione è la capsaicina, la molecola che dona il sapore pungente e piccante al peperoncino.

Tutte le volte che mangiamo peperoncino, questa molecola si lega ai recettori delle mucose della bocca, in particolare a quelli del calore e del dolore, che mandano al cervello lo stesso segnale prodotto dalle scottature.

E qual é l’unico modo per far passare questo fastidio?
Dato che la molecola di capsaicina non si scioglie nell’acqua, avventarsi su un bicchiere d’acqua stracolmo non serve.
Quindi per farla staccare dai recettori della mucosa bisogna agire meccanicamente e il consiglio migliore è mangiare una fetta di pane.

Perché battiamo i denti dal freddo?

Ti sei mai chiesti perché quando abbiamo freddo tremiamo e battiamo i denti?
Il nostro corpo si può paragonare al motore di un auto: brucia benzina producendo calore  e movimento.
Così quando abbiamo freddo, dall’ipotalamo, dove risiede il sensore di temperatura corporea, parte un messaggio ai muscoli che, di fronte all’abbassamento della temperatura del corpo, bruciano energia per produrre calore, e questo crea movimento e contrazioni muscolari.
Per questo battiamo i denti: quando abbiamo freddo si contrae il muscolo della mandibola, il massetere, in modo disordinato, producendo calore.

 

Oral Cancer Day

Il tumore del cavo orale è una patologia in aumento nella popolazione, è una forma di cancro che colpisce le cellule di rivestimento della bocca, e si presenta frequentemente attraverso lesioni pre-cancerose silenti, cioè che non presentano sintomi, o che non si risolvono spontaneamente o con terapie comuni, spesso considerate semplici infiammazioni.

Per questo è molto importante sottoporsi a uno screening periodico e di controllo, eseguito dal tuo dentista di fiducia.

Le cause possono essere differenti:

  1. nel 75% dei casi è legato a un abuso di alcool e fumo, la loro combinazione aumenta il rischio di contrarre la patologia di 15 volte
  2. l’esposizione eccessiva al sole senza protezione è responsabile dei carcinomi alle labbra
  3. dieta povera di frutta e verdura che porti a carenze vitaminiche
  4. microtraumi continui o scarsa igiene orale

È importante, quindi, seguire piccole regole che possano aiutare a prevenirne la formazione, e a ridurre i fattori di rischio:

  • non abusare di alcool e fumo
  • seguire una dieta sana ed equilibrata
  • migliorare l’igiene orale
  • eseguire visite periodiche, seguendo i consigli del dentista

Queste semplici regole sono alla base non solo di una corretta salute orale ma anche di una salute generale.

Ricorda che se un tuo famigliare e/o amico sta affrontando cure oncologiche come radio o chemioterapia, è importante che ne parli con il dentista perché esistono protocolli odontoiatrici adatti alla sua situazione da seguire e che lo possono aiutare.

 

Cellule staminali e denti

Quante volte abbiamo sentito parlare di cellule staminali? Ma cosa sono e perché possono essere legate ai denti?

Le cellule staminali sono cellule che hanno la capacità di trasformarsi e differenziarsi in altre cellule con un compito ben preciso.
Recentemente, studi di ingegneria genetica propongono spunti per la rigenerazione del dente a partire dalle cellule staminali che esso stesso contiene.
All’interno della polpa del dente, cioè nello strato più interno che contiene nervi e vasi sanguinei, sono presenti cellule staminali che si formano già alla 6° settimana del feto.
Studi in vitro dimostrano che il loro utilizzo può portare alla rigenerazione del dente, imitandone il processo naturale di sviluppo, con la formazione di un dente biologico con stesse funzioni e anatomia di quello naturale.

Tra poco, forse, potremmo dire addio anche al trapano del dentista e alle cure canalari o di devitalizzazione.
Con queste cellule sarà possibile promuovere la riparazione di un dente danneggiato (cariato) e la rigenerazione dei nervi e dei vasi sanguinei, o addirittura invertire i segni dell’infiammazione.

Per ora non possiamo fare altro che attendere.

 

Selfteeth: il fenomeno del momento

Come già sappiamo in rete sta spopolando la moda dei selfie, in città, al bar o anche sulla poltrona del dentista…ma se il protagonista della foto non fosse il nostro viso ma fossero i nostri denti?
Ecco che sui social, in particolare su twitter, prende piede la moda dei selfteeth, autoscatti al proprio sorriso, e non solo di dentature perfette.
Denti più o meno bianchi, perfettamente allineati o storti, con o senza apparecchio, non importa, chi più ne ha più ne metta!
Con una smorfia o con un sorriso, l’importante è mostrare i denti 🙂

 

Quale animale ha i denti più forti?

Nel mondo animale sono tanti gli esemplari che vantano denti robusti.
Se pensiamo a denti forti ci vengono subito in mente animali come la tigre, il coccodrillo o lo squalo, che ha addirittura una doppia fila di denti.Ma nessuno di questi detiene il record per i denti più forti nel mondo animale.

L’esemplare ad avere i denti più robusti è il chitone: un semplice mollusco marino che, anche se si nutre di sole alghe, ha denti formati da magnetite, un ossido di ferro che si forma ad alte temperature e pressione.
Il chitone vanta anche un altro record: quello di animale dotato di più occhi.

 

L’origine dello spazzolino da denti e del dentifricio

I primi spazzolini da denti furono ideati intorno al 3000 a.C. in Egitto, erano rametti grandi quanto una matita, sfilacciati ad un’estremità, che venivano strofinati sui denti.
Ancora oggi, in molte zone del Sud America e dell’Africa, vengono impiegati sistemi analoghi.

Gli spazzolini con setole di maiale (fissate su impugnature di osso o bambù) ebbero invece origine in Cina verso la fine del 1400.

In Europa si preferivano però i peli di cavallo, di fatto poco utili perché troppo morbidi. Inoltre trattenevano l’umidità’ e favorivano lo sviluppo di funghi e batteri, infettando il cavo orale. La svolta giunse nel 1938 con la scoperta del nylon e la nascita dei primi spazzolini sintetici.

Per millenni pulire i denti è significato, semplicemente , sbiancarli. Gli Egizi usavano una mistura, fortemente abrasiva, di pomice polverizzata e aceto di vino.
I Romani preferivano l’urina, di cui sfruttavano la presenza di ammoniaca e che impiegavano, più’ che altro come collutorio.
In Europa , a partire dal 1300, si cominciò a ricorrere all’acquaforte, una soluzione di acido nitrico altamente corrosiva: i denti sbiancavano ma lo smalto veniva corroso, aprendo la via alle carie.

L’attuale concetto di pulizia risale al 1800, quando alcuni dentisti napoletani scoprirono che le macchie giallastre osservate nei denti dei loro pazienti erano dovute all’alto contenuto di fluoro nell’acqua della zona. Ma scoprirono anche che i denti macchiati, sebbene antiestetici, erano privi di carie. Pensarono cosi di confezionare delle caramelle a base di fluoro, addolcite con miele, a scopo preventivo: il  prodotto fu messo in commercio in Italia e in Francia nel 1840.

Soltanto agli inizi del novecento , in virtù di una serie di incoraggianti test scientifici, si realizzarono particolari paste contenenti fluoro e sali di sodio, molto simili ai dentifrici attuali.

 

La rivolta dei finti dentisti indonesiani

Si chiamano “Tukang Gigi” e sono i dentisti indonesiani non laureati: tecnicamente degli abusivi.

Il Ministero della Salute locale stima siano 75 mila in tutto il paese contro i 35mila dentisti laureati.
Nelle scorse settimane i “Tukang Gigi” hanno deciso  di scioperare contro la decisione del Governo che ha approvato un provvedimento restrittivo contro i finti dentisti.
Lo sciopero è coinciso con la decisione della Corte Costituzionale indonesiana in merito ad un ricorso presentato dall’associazione I.D.A.(Informal Dentists Association), dei Tukang Gigi.
Una pressione che sembra essere servita visto che la Corte Costituzionale ha sospeso la decisione del Governo.
La Corte suggerisce al Ministero della Salute di istituire dei corsi formativi con esame finale per concedere “licenze” ai Tukang Gigi, come richiesto dai loro rappresentanti.
A sostengo dei finti dentisti il fatto che in Indonesia vivono milioni di persone in uno stato di estrema povertà ed i dentisti abusivi rappresentano l’unica possibilità realistica per la cura dei denti.
4,5 dollari per una detartrasi e 140 dollari per una cura ortodontica sono le tariffe praticate dai Tukang Gigi mentre negli studi dei dentisti laureati (Doctor Gigi) le tariffe sono cinque volte maggiori.
“L’esperienza professionale dei dentisti informali – dice ad un giornale locale il presidente dell’IDA- è tramandata da padre in figlio ed è nata Indonesia nel 1800 quando aprirono le prime botteghe di “dentisti  cinesi”.
La prima facoltà di odontoiatria è stata fondata soltanto nel 1928.

Il Ministero della Salute indonesiano, sostiene che la proposta dell’IDA non sia praticabile poiché la maggior parte dei Tukang Gigi sono analfabeti.

Chi si è recato in Indonesia come turista avrà  notato le vetrine dei Tukang Gigi, la vecchia Jacarta ne è piena.
Insegne con gradi bocche colorate, seggiole da barbiere arrugginite in parte celate da un paravento.
Il paese conta oggi 245 milioni di abitanti: un dentista laureato ogni 8.300 abitanti.

Odontoiatria33 del 28 Novembre 2013

 

Come prevenire le carie nei bambini: il fluoro

Anche se per anni i pediatri ci hanno raccomandato di somministrare gocce di fluoro nei bimbi sopra i sei mesi per prevenire le carie, la Società italiana di odontoiatria infantile (Sioi), nelle nuove linee guida per la promozione della salute orale nell’età evolutiva, ha fatto una decisa retromarcia in materia. Vediamo insieme cosa è davvero utile per prevenire le carie nei bambini

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Festività natalizie e salute dei denti: quali alimenti preferire per la salute dei tuoi denti?

Vuoi denti bianchi e sani sempre? Anche durante le feste Natalizie, quando gli zuccheri sono all’ordine del giorno? Vediamo insieme quali alimenti è meglio preferire per la tua salute dei denti

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